Roma

Una mappa delle nuove pizzerie di Roma aperte tra 2022 e 2023

Tonda, al taglio, ripiena, napoletana, romanissima: la Capitale si conferma una delle città più interessanti per la pizza. Le insegne che lo dimostrano

Avete voglia di provare qualche nuova pizzeria appena aperta in giro per Roma? Le possibilità, come si vedrà, non mancano. In un panorama capitolino sempre più animato in materia di tonde, farine e lievitati, abbiamo fatto il punto sulle aperture più interessanti dall’inizio del 2022 a oggi e capito che, su questo tema, non ci si può proprio annoiare. Sembra che l’accoppiata pizza e birra — seppure sempre validissima — abbia fatto il suo tempo, considerando la fioritura di insegne che la abbinano a drink fantasiosi, bollicine di grande livello o fermentati. I puristi della napoletana saranno entusiasti dell’arrivo di maestri pizzaioli campani, come anche gli amanti della romana “bassa e scrocchiarella”, che vede tanti nuovi interpreti che la propongono con farciture gourmet. E non manca nemmeno quella al taglio, street food capitolino per antonomasia. Noi ve le abbiamo elencate tutte; a voi non resta che scegliere da dove cominciare.






10 Pizzeria Diego Vitagliano Roma

Via Flaminia, 525 Roma

Alla fine di marzo 2023 il pluripremiato pizzaiolo Diego Vitagliano ha finalmente soddisfatto le attese che tenevano alta l’attenzione e aperto in zona Corso Francia il suo quarto locale. Dopo le pizzerie di Napoli, Pozzuoli e Doha ha portato anche nella Capitale la sua pizza napoletana contemporanea, dando però spazio, nel suo ampio locale — un intero palazzo in due livelli su Via Flaminia — anche a quella bassa e croccante (che lui chiama rustichella), agli impasti senza glutine e al comparto bevande, con una wine list importante e una buona selezione di drink e fermentati. I dessert, invece, li firma Giorgia Proia di Casa Manfredi. Il menù delle tonde è diviso in sette: dalle Marinare alle Margherite, dalle Speciali alle Old School, dalle Rustichelle alle croccanti, passando per le fritte e quelle al forno. Se volete capire bene di cosa si tratta, si può scegliere il menù degustazione: 60€ a persona per 7 assaggi, con calici in accompagnamento.


50 Kalò Roma

Via Flavia, 3 Roma

Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, il locale da 150 coperti di Ciro Salvo tra Ludovisi e Castro Pretorio ha aperto i battenti il 7 luglio 2022. Dai primi passi nella pizzeria di famiglia di Portici alle imprese personali a Napoli e Londra, si tratta del terzo locale del maestro pizzaiolo campano. Dai due forni a legna arrivano le stesse pizze (tranne qualche variazione) che si possono gustare anche nella casa madre partenopea; quelle che gli sono valse non pochi riconoscimenti internazionali. La chiave di tanto successo? Senza dubbio le ottime materie prime — farina del Mulino Caputo, pomodori bio di Casa Marrazzo e olio extravergine campano — ma anche una tecnica di impasto magistrale. La classica Margherita con bufala va assaggiata per gustare gli ingredienti nella loro semplicità, ma in carta ci sono anche dediche alla città: come la marinara con cicoria, preparata solo qui. Prezzi autenticamente popolari: supplì e frittatine a 3,50€, pizze tra 6,50 e 12€.


Crunch Roma

Via Francesco D'Ovidio, 27 Roma

Da luglio 2022 la pizza contemporanea ha un nuovo avamposto, di cui vi abbiamo già parlato, a Talenti. Dalla stessa proprietà di Dazio — con Federico Del Moro, il pizzaiolo Davide Romano e lo chef Matteo Lo Iacono — la proposta è quella in stile romano, con un’altra bella novità: l’abbinamento con i cocktail. Le tonde sono condite in modo poco convenzionale e suddivise tra “easy”, “medium” e “hard” (a seconda di quanto vi va di sperimentare). C’è ad esempio la Tokyo Vignarola, con fior di latte di Agerola, carciofi fritti, pancetta, edamame saltati, pepe, fonduta di Parmigiano e mentuccia (13,50€). Per restare sul filone nippo-romano, vi consigliamo di iniziare con il Sushim’bocca (roll di saltimbocca alla romana, 7,50€). Tenete presente che i dessert sono davvero invitanti, tra mousse di cremino alle nocciole e tartellette di frolla con ricotta e visciole (7€). I cocktail costano tra i 10 e 12€ e c’è anche una buona scelta di bollicine e birre artigianali.


Extremis

Via del Casale Rocchi, 22 Roma

Giovanni GiglioMattia Lattanzio ed Edoardo Cicchinelli hanno aperto ad aprile 2022 la loro pizzeria a Pietralata, quartiere di Roma est, che vi abbiamo mostrato. Un mood un po’ alla Blade Runner distingue sia sala che menu (date un'occhiata al loro profilo Instagram per capire cosa intendiamo), entrambi proiettati nel futuro. La tonda di Extremis è quella di scuola napoletana, dal cornicione ben pronunciato, ed è declinata in versioni “remix” che incontrano la gastronomia creativa; come la Lasagna Carciofi, con fiordilatte e lasagnetta con crema di carciofi (13,50€) o la Scarola mbuttunata (con provola affumicata e scarola imbottita con uvetta e pinoli (13,50€). Sorprendenti i lingotti fritti (4,50€): ci trovate persino i tortellini doppia panna. Ottima scelta di bollicine e cocktail.


San Martino Pizza e Bolle

Lungotevere di Pietra Papa, 201 Roma

All’inizio di marzo 2023 la famiglia di Sant’Isidoro — già amata per la napoletana di stampo gourmet, con due sedi a Prati e Ostiense — ha optato per un restyling del progetto. Lo ha fatto per aggiungere qualche ulteriore santo al paradiso del mondo pizza, mantenendo la prima sede a Roma nord tale e quale (ancora la napoletana e ancora il pizzaiolo Giovanni Nesi) — ma affidando quella nei pressi del gasometro ad Alessio Muscas (al termine dell’esperienza da Sbanco) con la sua romana bassa e fragrante. Come dice il nome, la spalla ideale delle tonde qui è rappresentata dalle bollicine, con una cantina generosa in fatto di Champagne, Franciacorta e Trento Doc. Assaggiate un maritozzo salato come apripista (emblematico quello con la trippa alla romana, 5€), poi puntate dritto sulle tonde: da non perdere l’inaspettata Ajo, ojo e peperoncino (crema di aglio e patate, confettura di peperoncino, prezzemolo riccio e chips di aglio fermentato) e la divertente Tramezzino, con battuto di pomodori rossi e verdi, maionese con colatura di pomodoro e basilico e filetti di tonno: come una merenda vecchia scuola, ma molto meglio. Passate alla prossima scheda per conoscere il terzo locale di Sant’Isidoro&co.


San Biagio Pizza e Bolle

Via Oslavia, 39 Roma

A pochi passi dalla prima sede di Via Oslavia si è aggiunta una terza insegna dedicata allo street food romano per antonomasia: la pizza in teglia. La realizza Mauro Pedone, chiamato a completare un’offerta che soddisfa tutti — ma proprio tutti — i gusti e le inclinazioni. Cresciuto al fianco di Pier Daniele Seu, il giovane pizzaiolo classe ’92 prepara una pizza croccante da farine di grani antichi e con idratazione all’80%, affiancandola a una proposta che comprende un bel girarrosto per il classico pollo allo spiedo, come anche fritti e un bancone gastronomia popolato da salumi, formaggi e conserve ben selezionate. Non mancano, da bere, bollicine in formato lattina ready to drink, per assecondare la modalità “a portar via”. Cosa c’è sulla pizza? Fiordilatte, guanciale e crema di pecorino (la ricetta della gricia), carciofi alle erbe e guanciale, oppure pastrami con cetriolini sottaceto, misticanza e senape.


Svario

Via Val Senio, 18 Roma

Un’altra proposta di pizza di qualità datata 2022 nel cuore di Montesacro. A firmarla ci sono i giovani Dario Gioco, Alessio Valloni, Irene Onofri e Gabriele Tomassetti, che hanno inaugurato il loro “pizza bar” dedicato alla tonda romana e ai drink. Prima del piatto forte optate per un fritto creativo (come la polpetta di bollito, 5€) o qualche “conchetta”, marchio di fabbrica di Svario: un taco con base pizza farcito secondo fantasia. Un esempio? Con baccalà mantecato (5€), crudo e bufala (5€) oppure polpette al sugo (6€). Si passa poi alle portate principali, che si dividono tra rosse (Margherita, 8€ e Napoli, 9€), bianche (boscaiola, 9€ e 4 formaggi, 10€) e speciali, con combinazioni gastronomiche invitanti. L’“Amatriciana di Fabrizio” — con pomodoro, guanciale croccante di Amatrice, crema di pecorino e cipolla di Tropea caramellata, 12€ — vi verrà insieme a un Old Cuban a base di rum; mentre la “Tartare di manzo” — una focaccia con battuto di manzo marinato, pomodori secchi, stracciatella di bufala, pesto di rucola e pinoli tostati, 15€ — si può accompagnare a una variazione di Americano.


Seu Pizza con Vista

Via Liguria, 36 Roma

Per la seconda stagione estiva, Pier Daniele Seu rinnova il patto con la catena di alberghi internazionali W, in particolare nella sede W Rome. La sua pizza sale all’ultimo piano sulla terrazza dell'hotel, con una piccola selezione di proposte lievitate e fritti. Per entrare più nello specifico, dopo il menu di crudi ci sono gli antipasti dalla friggitoria, come il supplì classico, le chips, la lasagna fritta e la crocchetta di patata (6€). Si passa poi alle pizze: nel menu sono 7 (tra i 14 e i 23€). Spaziano dalla margherita, all’assoluto di pomodoro, dalla Napoli alla crudo e burrata. A fare da contorno c’è una bella vista e la terrazza divisa in due: da un lato ristorante e cocktail bar, dall’altro la piscina con i lettini.


I Quintili Montagnola

Via Francesco Cangiullo, 20 Roma

L’avanzata romana di Marco Quintili, interprete acquisito dalla Capitale di una napoletana – se così si può dire – in stile contemporaneo, dopo aver conquistato il Mercato Centrale di Termini dopo l’abbandono di Pier Daniele Seu, ha puntato anche su un altro quartiere: la Montagnola. È novembre 2022 e la formula rimane pressocché la stessa: pizze, fritti e ricette napoletane. Solo che qui lo spazio esterno è notevole (circa 150 coperti). Questa nuova apertura si aggiunge a quelle di Tor Bella Monaca (attualmente chiusa per lavori), con la quale ha debuttato su Roma, e Furio Camillo, nonché Mercato Centrale a cui abbiamo già accennato.


Brucio La Romana

Piazza delle Coppelle, 8 Roma

Una piccola insegna a Piazza delle Coppelle, gli immancabili neon, tavolini esterni e ombrelloni annunciano una pizzeria. Dentro c’è la pizza di Antonio e Fabio Scorzafava, (lo stile è quello che si trova anche da Seu Pizza Illuminati, con cornicioni molto gonfi e alveolati e topping creativi). In menu una serie di fritti (tra i 3 i 6€) anticipano i coni ripieni, gli spicchi di pizza farciti o conditi, ma anche le tonde (tra i 10 e i 15€). Non ci è voluto molto perché arrivasse una nuova sede, nel giro di pochi mesi, anche a Testaccio. Si trova precisamente a Via degli Stradivari e può contare su un numero molto più nutrito di coperti.


Santa Pizza

Via Villa di Faonte, 94 Roma

In zona Tufello/Bufalotta è arrivata una pizza romana pensata da un gruppo di amici e colleghi. Si chiama Santa ed è bassa e croccante, con diversi condimenti interessanti e anticipata da fritti, birre e bollicine. In menu si trovano sia le pizze classiche, che quelle “rivisitate” che quelle speciali (tra i 12 e i 16€) in mezzo alle quali si possono scovare alcune interessanti opzioni vegane, come la San Francesco con vellutata di barbabietola, fiori di zucca, zucchine, tofu affumicato, peperone crusco, besciamella allo zafferano, porro fritto e olio EVO.


Lina La Pizza in Teglia

Circonvallazione Trionfale, 53 Roma

Tra le nuove pizze si sta muovendo qualcosa anche sul fronte delle pizzerie al taglio (non è la sola pizzeria che citiamo qui). Una di queste è Lina, piccola ma graziosa pizzeria in zona Trionfale (l’area Bonci non è lontanissima) che sforna teglie di pizza fumanti e fritti da prima di pranzo a dopo cena (anche a domicilio). Tra le varie opzioni, che cambiano con i mesi, c’è la Super Pizza Rossa, con pomodoro San Marzano Dop e erbe dell’orto, oppure la Zucchina Romana con zucchina grattata, fior di latte stracciato a mano, pesto di zucchine e menta, olio EVO Cascina Bruno.


Stacce

Via Tagliamento, 30a Roma

Ancora pizza in teglia, questa volta nel quartiere Coppedè, dove raramente aprono nuovi locali. Alta idratazione e lievitazione di almeno 48 ore dovrebbero far sperare in un buon prodotto: a taglio c’è la versione in negozio, dal banco al peso, mentre a casa arrivano le tonde (secondo una modalità comune ad alcune pizzerie al taglio). Loro però la chiamano La Tiella, perché ha una doppia cottura in teglia e poi sulla pietra, sempre nel forno. Arrivata a giugno 2022, per gli amanti del genere ha anche fritti e focacce ripiene.


Lievito Francesco Arnesano

Via Simone Martini, 6 Roma

Il pizzaiolo e panificatore Francesco Arnesano ha aperto il 15 maggio una nuova sede: si rimane all’Eur, patria della sua prima pizzeria al taglio, ma stavolta in Via Simone Martini (siamo veramente a una manciata di minuti per un posto dall’altro), dove non ci sarà più solo pizza ma un’offerta più ampia che può coprire tutto il giorno. Dalla caffetteria al forno, la pizza, le colazioni, pranzi, merende e aperitivi (come annunciato su Gambero Rosso). Apre infatti alle 8 e chiude alle 21.


Peppo Cinecittà

Via Statilio Ottato, 110 Roma

Ha aperto il 10 maggio 2023 Peppo a Cinecittà, secondo indirizzo di quel Peppo al Cosimato che con la sua pizza e il pesce povero anima le strade di Trastevere dal 2018. Lo fa prendendo il posto del primo Sforno, in Via Statilio Ottato, che per lungo tempo aveva ospitato la pizza di Stefano Callegari prima della cessione a una nuova azienda da parte di uno dei migliori pizzaioli romani in circolazione. Adesso qui c’è lo stesso mix che si trova a Trastevere, con le sale interne che sono state riammodernate e lo spazio esterno che risulta particolarmente piacevole d’estate.


Donna Cira

Via Pellegrino Matteucci, 20 Roma

Aperta a maggio 2023, questa pizzeria si propone come la nuova destinazione per la pizza napoletana - ma contemporanea - in città. Precisamente a Via Ostiense. Dietro c'è la mano di Gianluca Proietti, pizzaiolo di origine campana ma da tempo in forze a Roma che ha voluto dedicare l'indirizzo a sua nonna, Donna Cira, che vendeva la pizza sul carretto a Napoli. Tante pizze classiche e alcune creazioni della casa si accompagnano a primi, secondi e antipasti. C'è anche una sorta di verticale di babà!



Pizzeria F.lli Nucilli

Via Luigi Perna, 7 Roma

I fratelli Massimo e Gianluca Nucilli hanno portato a febbraio 2023 nella Capitale una proposta che, prima di loro, era quasi del tutto assente: la pizza a portafoglio. Quella sempre tonda, ma un po' più piccolina e ripiegata due volte, perfetta per essere mangiata al volo anche per strada. Nel loro localino in zona Montagnola - tuffo forno a legna e bancone per gli impasti - le pizze vengono via a pochissimo: parliamo di 2€ per la rossa semplice, fino a un massimo di 4€ quelle più condite (la Carbonara, ad esempio). Se proprio ne sentite la mancanza, considerate che di sera l'impasto si può stendere anche un po' di più e consegnare in versione "romana".


Si parla di